Positivi e connessi: come i consulenti possono implementare il loro business virtuale
E’ sempre più un business virtuale per il consulente immobiliare, che deve però partire da basi ben precise per implementarlo e riproporlo anche per il futuro, con risultati maggiormente soddisfacenti.
Restare positivi, ottimisti e sempre connessi è la prima regola per svolgere al meglio il lavoro virtuale: affinare quindi, in questo modo, anche delle componenti emotive che in un rapporto commerciale sono pur sempre importanti. Positivi, dicevamo e connessi: in questa emergenza Covid-19 le persone, quando cercano una casa o vogliono vendere la propria, sono alla ricerca di risposte concrete, chiare e veloci: usare quindi tutti gli strumenti virtuali a disposizione, dalla messaggistica come Whatsapp ad un servizio email costante fino ai social.
Una disponibilità che dura nel tempo e si perfeziona in questo periodo di emergenza. Essere sempre connessi, ponendosi come punto di riferimento, ora virtuale, domani reale e più tangibile per i clienti resta la vera missione del consulente immobiliare. Curare e perfezionare la propria immagine e la percezione che i clienti hanno di lui, sarà un prezioso supporto nell’attività. In questa emergenza il lavoro non è diminuito drasticamente, è semplicemente cambiato: i clienti cercano una casa e lo fanno anche e soprattutto ora che sono in isolamento forzato.
La casa resta il progetto di vita più importante e i consulenti devono comunicare al meglio il proprio prodotto e tutti i servizi ad esso connessi. Contattare personalmente i clienti, per dimostrargli la propria presenza sarà sicuramente un’azione apprezzata: far sapere loro che nulla è cambiato, tecnicamente, nei processi immobiliari e che si è sempre a loro disposizione per qualsiasi informazione. Un punto di riferimento, più di ieri e certamente meno di domani, con ottimismo e disponibilità massima.
